Cellulari in classe: la normativa aggiornata

Cellulari in classe

Il 20 dicembre 2022 è stata diffusa nelle scuole la circolare ministeriale 0107190/22 sull’utilizzo dei cellulari in classe. Ad interessarsi dell’argomento è stato il nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha ripreso un analogo documento già esistente (circ. 30/2007 del 15 marzo 2007), il quale già vietava l’utilizzo improprio dei telefoni cellulari e dei dispositivi analoghi durante le ore di attività didattica. In particolare la circolare del 2007 promuoveva l’inserimento nei regolamenti scolastici, che ciascun istituto ha il dovere di redigere e attuare autonomamente, dei divieti e delle relative sanzioni riguardanti l’uso improprio dei cellulari e degli altri dispositivi in classe.

La nuova circolare fa riferimento all’indagine conoscitiva promossa dalla settima commissione del Senato intitolata Sull’impatto del digitale sugli studenti con particolare riferimento ai processi di apprendimento, pubblicata il 14 giugno 2021, e reperibile dal sito istituzionale del Senato della Repubblica italiana. Dall’indagine, previe audizioni tenutesi in Senato con alcuni professionisti nei campi della neurobiologia, neuropsichiatria e pedagogia, si evince come l’abuso dei dispositivi elettronici causi nei giovani problemi fisici, quali ad esempio miopia, obesità, ipertensione, ma purtroppo anche psicologici come la diminuzione della capacità di concentrazione, della memoria, dello spirito critico e in generale la progressiva perdita di facoltà mentali essenziali.

“L'interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare. Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza. L'interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l'apprendimento e l'impegno”. Così si è espresso il ministro Valditara a riguardo, come riportato sul sito del Ministero.

In sintesi il divieto di utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronici in classe, sia da parte degli studenti che da parte dei docenti, è dettato dalla necessità di assicurare, da un lato, la concentrazione e l’ascolto durante le lezioni, e dall’altro di tutelare la salute psicofisica dei ragazzi che troveranno in aula un ambiente salubre e lontano dalle sollecitazioni di un uso malsano dei devices.

Queste disposizioni devono essere coordinate in modo adeguato – per evitare il rischio di apparire contraddittorie – con l’utilizzo, per fini didattici, dei dispositivi, così come promosso ed auspicato nel quadro del Piano Nazionale Scuola Digitale e degli obiettivi della cosiddetta “cittadinanza digitale” di cui all’art. 5 L. 25 agosto 2019, n. 92. Infatti, in base a questa normativa, le scuole dovrebbero incentivare l’apprendimento attraverso mezzi digitali organizzando specifici spazi all’interno degli istituti, quali: laboratori, aule “aumentate”, provviste di LIM o comunque di accesso al web; nonché applicando il metodo BYOD ( Bring you own device) secondo politiche per le quali “l'utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato” (PNSD – azione #6).

Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito

In poche parole, l’utilizzo del cellulare potrà comunque essere consentito dal docente, secondo il regolamento della scuola, per fini didattici, mentre rimarrà vietato in tutti gli altri casi durante le lezioni con le conseguenti sanzioni previste da ogni istituto.

di Zelda Nobili

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