MEMORIE D'UNA RAGAZZA PERBENE DI SIMONE DE BEAUVOIR

Il libro “Memorie d'una ragazza perbene” di Simone de Beauvoir, una donna che più di tutto voleva essere indipendente, è un’autobiografia in cui l’autrice, un'intellettuale parigina insofferente nella società di fine novecento, analizza in maniera critica, riflessiva e introspettiva tutta la sua vita a partire dall’infanzia. Il primo volume di due, in cui ella si racconta, mi ha rapita: le pagine scorrevano senza che me ne accorgessi. L’autrice entra nel cuore dei suoi lettori con il modo coinvolgente di descrivere e narrare la quotidianità delle sue giornate e dell’intero percorso della sua vita. Ho amato il suo modo di scrivere, raffinato e affascinante, che la caratterizza e che alterna passione e freddezza; la sua bravura nel trovare le parole giuste per esprimere le emozioni, le sensazioni e i pensieri più intimi che possono sorgere alla mente di una bambina, di una ragazza e di una giovane donna. La verità delle sue parole mi ha colpita davvero. Tramite i suoi racconti ci si sente vicini all’autrice, e la si accompagna, la si osserva e la si conosce tramite le sue parole, leggendo ciò che ella condivide con noi. Questa lettura trasmette la voglia di imparare, fa riflettere sulla gioia del sapere, del suo valore. Evidenzia l’importanza che ha la conoscenza per poter essere liberi: il sapere è fondamentale per raggiungere l’indipendenza. La cosa più affascinante di questo libro è la sua purezza, sincerità. Simone non narra di una vita da fiaba, perfetta, ma della sua; della sua infanzia in modo trasparente e della sua crescita in modo veritiero. Dopo aver concluso questo libro mi sento vicina all'autrice, sento di averla conosciuta attraverso le sue parole e i suoi ricordi. L’ho ammirata per la sua intelligenza e tenacia. Consiglio vivamente questo libro e spero che ogni persona che come me lo legga lo apprezzi come merita.

di Marina Barbato

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